Fido Bancario: Che Cos’è, Come Funziona, Costi! Cosa Succede Con la Revoca del Fido Bancario!

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Il fido bancario è un tipo particolare di finanziamento, che può costituire una soluzione valida sia per i privati che per i professionisti e per le imprese.

Sicuramente avrai sentito parlare di fido bancario e ti sarai chiesto come funziona questa forma specifica di “prestito” che la banca può concedere ad un cliente che ha aperto un conto corrente.

Con l’avvio di un fido bancario, in particolare, l’istituto di credito si impegna a mettere a disposizione del cliente una certa somma di denaro, per un periodo che può essere a tempo determinato o indeterminato, a seconda del caso specifico.

Esistono però determinate informazioni da conoscere sul fido bancario, sul suo funzionamento e anche sui costi che un’operazione di questo tipo potrebbe comportare.

Infatti sono presenti delle vere e proprie differenze con i prestiti tradizionali, delle peculiarità che contraddistinguono il fido e che è bene conoscere se si vuole fare questa scelta.

Andiamo a vedere tutto nei dettagli!

Cos’è il fido bancario

Come abbiamo già visto, il fido bancario permette al cliente di una banca di avere a disposizione una certa somma di denaro, che viene fornita dall’istituto di credito con delle specifiche garanzie e con un corrispettivo adatto.

Il cliente può usare il denaro in caso di bisogno, ma può anche non usarlo nella sua totalità.

Si possono verificare nello specifico due casi: l’apertura semplice e l’apertura in conto corrente.

Nella prima situazione la somma che il fido bancario mette a disposizione può essere usata per una sola volta.

Nel secondo caso il cliente può usare la somma di denaro in questione anche per più volte, ma deve ripristinarla con degli appositi versamenti.

Ovviamente la somma di denaro deve essere restituita tenendo conto anche di uno specifico piano di interessi, come viene stabilito nel contratto che è stato sottoscritto tra l’utente e la banca.

Fido Bancario: come funziona

Quindi il fido bancario come funziona nel dettaglio?

Tutto si basa sul concetto di scopertura: se il cliente termina la liquidità che ha a disposizione e deve comunque far fronte a delle spese, la banca può dare l’opportunità di continuare a pagare, ma viene creato uno scoperto.

Con il fido bancario si va a coprire questa situazione, anche perché devi ricordare che la scopertura può avere dei costi davvero alti, specialmente se si verifica con regolarità.

Il finanziamento in questione, quindi, viene fornito a colui che ha un conto corrente in una determinata banca, alla luce di specifiche garanzie che il correntista può mettere a disposizione.

Le garanzie in questione possono essere rappresentate ad esempio da un immobile o dalla busta paga che si ha a disposizione.

Facciamo un esempio per chiarire meglio come funziona il fido bancario.

Se ad esempio ogni mese ottieni uno stipendio da 2.000 euro e in un mese non riesci a far fronte a tutte le spese, potresti utilizzare 500 euro del fido per pagare ciò che ti serve.

Inizieranno quindi ad accumularsi degli interessi nel periodo che precede l’arrivo di un nuovo stipendio.

Nel momento in cui lo stipendio sarà di nuovo versato, l’istituto di credito potrà trattenere la somma di 500 euro.

Devi naturalmente fare attenzione agli interessi che potrebbero accumularsi nel corso del tempo, specialmente se decidi di continuare ad utilizzare il fido per le spese fino al momento in cui non riuscirai a riportare il conto corrente in positivo.

Quanto costa

Quali sono del fido bancario costi e spese da tenere in considerazione?

A questo proposito dobbiamo fare riferimento proprio agli interessi, con un calcolo che viene effettuato con due diverse percentuali.

In particolare ci sono gli interessi di gestione, con una percentuale che non supera lo 0,5% ogni trimestre.

In questo caso, con un’applicazione degli interessi che può avvenire ogni tre mesi, ogni sei mesi o ogni anno, le spese vengono addebitate in tutte le situazioni, a prescindere dall’utilizzo effettivo della somma di denaro concessa dall’istituto di credito.

Ci sono poi gli interessi di commissione di massimo scoperto, che vengono applicati nel caso in cui lo scoperto va oltre il limite massimo di un fido bancario che viene concesso.

Si tratta comunque di una percentuale fissa, che può variare in base alla banca di riferimento.

Come chiedere un fido bancario

La richiesta di un fido bancario può essere effettuata in modo semplice, con una procedura che per certi versi riguarda quella della richiesta di un finanziamento, anche se si tratta, come abbiamo già visto, di elementi completamente differenti per le loro caratteristiche peculiari.

Il fido può essere richiesto alla banca andando in filiale e compilando un modulo apposito.

La banca stessa avvierà un’istruttoria con l’obiettivo di effettuare una valutazione della richiesta e delle garanzie che il cliente può mettere a disposizione.

Ricordati che è sempre importante comprendere, prima della sottoscrizione del contratto, quali sono i costi e le condizioni che vengono applicate nel caso specifico.

La revoca del fido bancario

Quali sono in caso di sconfinamento del fido bancario le conseguenze da tenere in considerazione?

Per analizzare ciò che succede in determinate situazioni è bene partire dal concetto di revoca del fido bancario.

Ricordati innanzitutto che l’istituto di credito può decidere di revocare il fido, quando si verifica una gestione non adeguata di questo strumento di finanziamento concesso dalla banca.

Questa situazione può verificarsi ad esempio nel momento in cui il cliente non rientra dal debito e continua ad utilizzare il fido oppure quando non si effettuano più dei versamenti sul conto.

Può capitare che il cliente della banca non abbia a disposizione più una certa somma di denaro per rientrare dal fido.

In questo caso l’istituto di credito può concordare un piano di rientro del fido bancario.

Si tratta della creazione di un vero e proprio prestito, con l’obiettivo di riuscire a rimborsare il debito attraverso l’impiego di rate che vengono corrisposte mensilmente.

Naturalmente la banca potrebbe anche decidere, in particolari casi, di procedere con il recupero forzato delle somme di denaro.

Il fido conviene?

Quando è conveniente quindi affidarsi alla richiesta di un fido bancario?

Senza dubbio questa può essere una soluzione adeguata nel caso in cui si vuole agire su un periodo di tempo breve e quando si hanno a disposizione delle entrate di denaro sicure, che abbiano l’obiettivo anche di riuscire a coprire il denaro fornito dall’istituto di credito.

Chiedere l’apertura di un fido potrebbe non essere la soluzione giusta per compiere delle spese aggiuntive, come ad esempio quelle che riguardano l’acquisto di un’automobile.

In queste situazioni, per evitare di far fronte alle spese che potrebbero derivare dagli interessi da corrispondere all’istituto di credito, potrebbe essere più adeguata la formula della richiesta di un prestito.

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