Scoperto di Conto Corrente: Che Cos’è, Come Funziona e Costi!

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Che cos’è lo scoperto di conto corrente?

Si tratta di una situazione molto particolare che potrebbe essere richiesta in alcuni casi da chi è titolare di un conto corrente.

Sono diverse le condizioni che si possono verificare per quanto riguarda lo scoperto di conto corrente.

In certi casi si potrebbero verificare anche delle situazioni di sconfinamento del conto.

Quali sono le conseguenze in questo caso e come agire?

Cosa succede con lo scoperto di conto e in quali casi l’istituto di credito potrebbe decidere di rescindere il contratto?

Scopriamone di più.

Che cos’è lo scoperto di conto

Uno scoperto di conto viene definito anche con il nome di fido.

Si tratta nel dettaglio di un finanziamento che viene concesso da una banca al titolare di un conto corrente, in seguito ad una richiesta specifica da parte di quest’ultimo.

Dello scoperto di conto possono usufruire sia le persone fisiche che le persone giuridiche.

Succede in pratica che l’istituto di credito apre una linea di credito che è disponibile per il cliente per un utilizzo completo o in una parte, anche quando nel conto non dovessero essere presenti dei fondi disponibili.

Come funziona

Come funziona lo scoperto di conto corrente?

Sono disponibili due tipologie di fido che vengono concesse dagli istituti di credito ai titolari di un conto che ne fanno apposita richiesta:

  • A tempo determinato: l’istituto di credito fornisce un fido al cliente per un preciso tempo e la banca può recedere esclusivamente per giusta causa. In questa situazione deve sempre essere fornito un tempo di almeno 15 giorni per permettere al cliente di sostenere il pagamento dei debiti.
  • A tempo indeterminato: l’istituto di credito dovrà concedere un tempo di preavviso che corrisponde ad almeno 15 giorni. L’obiettivo del fido è quello di evitare di andare in rosso quando non si hanno a disposizione dei fondi nel conto corrente e si ha la necessità di sostenere delle spese che non erano previste. Naturalmente devi ricordare che in questo caso sono previsti dei costi da sostenere.

I costi in questione possono essere diversi tenendo conto di vari fattori, come, ad esempio, la tipologia del contratto stabilito o ciò che prevede una singola banca.

Tutto può variare anche tenendo conto del fatto che a richiedere uno scoperto di conto possa essere un privato o un’azienda.

Devi considerare, come abbiamo visto, alcune spese ben precise, che corrispondono agli interessi e al canone mensile.

Quest’ultimo varia in base alla somma del fido e non può andare oltre una percentuale dello 0,5% della cifra che è disponibile nel corso di tre mesi.

Puoi chiedere proprio alla banca di riferimento per saperne di più sui costi che dovresti sostenere.

L’istituto di credito ti potrà fornire un preventivo, per comprendere quali sono le spese previste nel dettaglio, tenendo conto del caso specifico e di tutte le variabili prese in considerazione, di cui abbiamo parlato in precedenza.

Cosa succede con il conto scoperto

Ci sono diverse informazioni da sapere in relazione allo scoperto di conto.

Il fido consente al cliente di non andare con il conto in rosso, ma devi considerare che, per le caratteristiche di questo strumento, prima la banca effettua delle verifiche specifiche.

Infatti il fido non è assegnato ad un cliente in modo automatico in seguito alla richiesta.

Gli interessi che vengono applicati, in genere, sono calcolati tenendo conto di una base giornaliera.

Inoltre c’è una capitalizzazione degli interessi ogni tre mesi di tempo, quindi si producono ulteriori interessi, su base trimestrale.

Un altro caso è quello della carta di credito.

Qual è il significato di un addebito carta di credito su conto scoperto?

La carta di credito permette al titolare che la utilizza di effettuare delle spese per degli acquisti anche se non ha a disposizione delle somme di denaro sul conto corrente.

Si tratta, quindi, di una possibilità utile in diverse occasioni, ma deve sempre essere considerata con grande attenzione.

È da dire, infatti, che gli istituti di credito applicano delle regole ben precise per fare in modo che si eviti la possibilità che un conto corrente vada in rosso.

Questo non succede nel caso delle spese che vengono effettuate con una carta di credito, perché l’istituto di credito non può agire limitando l’uso di questo strumento di pagamento.

Se ci sono delle disponibilità di denaro o quelle di un fido, non ci saranno problemi in questi casi.

Se la cifra da sostenere è più elevata rispetto alla disponibilità, il conto sarà visto come scoperto.

Ma questo è un caso specifico da considerare.

Vogliamo chiederci adesso cosa succede se viene sconfinato il fido fornito.

Quali sono i casi nei quali la banca rescinde il contratto

Questa situazione non viene ovviamente vista in modo positivo dalla banca stessa, che potrà effettuare una chiamata al cliente o inviare una comunicazione con la specifica richiesta di rientro nella somma prevista dal contratto.

La banca potrebbe anche scegliere, in caso di una situazione che si ripete diverse volte, di recedere dal contratto.

Allo stesso modo l’istituto di credito potrebbe anche evitare di coprire un assegno che viene emesso dal cliente.

È una situazione da considerare con molta attenzione, perché potrebbe portare a delle specifiche conseguenze.

Ad esempio, potrebbe configurarsi la presenza di un periodo di mora.

Alla fine di questo periodo, se il titolare del conto corrente non rientra in tutto ciò che era stato stabilito inizialmente nel contratto, potrebbe essere segnalato alla Centrale dei Rischi.

Inoltre potrebbero essere previste delle ulteriori sanzioni.

Di recente sono state indicate altre norme alle quali fare riferimento in caso di sconfinamento del conto.

Viene specificato che non si deve andare oltre quella che viene definita come soglia di rilevanza.

Se un cliente di una banca supera un valore di 100 euro (la somma è di 500 euro nel caso delle aziende) e supera l’1% del totale delle obbligazioni che l’istituto di credito può vantare, nel caso in cui l’utente sia inadempiente per un periodo di tre mesi, può essere segnalato come un cattivo pagatore.

Naturalmente è sempre opportuno evitare problemi con lo scoperto di conto, tenendo in considerazione tutte queste informazioni.

Le banche in certi casi possono supportare eventuali situazioni di difficoltà che possono capitare, specialmente se è la prima volta, ma chi si trova a ripetere tutto ciò potrebbe non ricevere un adeguato supporto da parte dell’istituto di credito.

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