Come trasferire soldi all’estero?
Alcuni italiani sono sempre più propensi ad inviare denaro all’estero.
Spesso sono spinti al trasferimento di denaro all’estero, perché si accorgono di come la situazione finanziaria di molti nostri istituti di credito non sia affatto solida.
Sarebbe importante sottolineare come, a differenza di quanto si possa pensare, inviare soldi all’estero non è un’operazione che può essere definita in tutti i casi illegale.
Ma come trasferire soldi all’estero rimanendo nei limiti della legalità?
Ci sono molte soluzioni che possono fare al caso tuo.
Ricordati che le autorità finanziarie sono sempre più spinte a fare controlli capillari, in modo da evitare quei fenomeni di riciclaggio di denaro che spesso possono essere implicati in quelle modalità su come trasferire soldi all’estero a cui alcuni nostri connazionali possono essere dediti.
In ogni caso ricordati che, se vuoi sapere dove mettere i soldi all’estero, il come trasferire soldi all’estero non può essere considerato soltanto un modo per evadere le tasse.
Il fenomeno è molto più ampio di quanto si possa pensare e molto spesso è collegato al desiderio di molti piccoli e medi risparmiatori che vogliono mettere al sicuro il loro denaro.
Cosa trovi nell'articolo:
Il trasferimento nell’ambito dell’Unione Europea
Le leggi vigenti nell’ambito dell’Unione Europea regolano come trasferire soldi all’estero, affermando che i cittadini europei hanno il diritto di far circolare beni senza alcuna limitazione, naturalmente se si rimane sempre nell’ambito della legalità.
Quindi coloro che risiedono nell’Unione Europea possono trasferire i soldi in tutta Europa senza dover dare particolari spiegazioni sul loro patrimonio né alle autorità dei Paesi da cui i soldi partono né a quelle degli Stati a cui i fondi arrivano.
Chi vuole trasferire soldi all’estero può spostare il denaro fisicamente, può avvalersi delle operazioni telematiche oppure può ricorrere all’aiuto di società o intermediari che si occupano proprio del money transfer.
Vediamo più precisamente come può avvenire tutto ciò e soprattutto quanti soldi si possono portare all’estero e money transfer come funziona.
Il trasferimento di denaro contante
Si può trasferire denaro contante all’estero, portando con sé fisicamente il denaro.
Chiunque voglia portare più di 9.999,99 euro deve rilasciare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, all’Agenzia delle Dogane o alla Guardia di Finanza.
La comunicazione deve essere rilasciata entro 48 ore.
Nella dichiarazione devono essere riportati i dati che si riferiscono al contribuente, deve essere specificata la provenienza dei fondi e l’utilizzo che si intende fare dei contanti.
Puoi consegnare la comunicazione in forma scritta quando passi la dogana o puoi trasmettere tutto telematicamente all’Agenzia delle Dogane, portando con te la copia del numero di registrazione che viene stabilito al momento della trasmissione telematica.
Se invece intendi trasferire fisicamente portando con te oltre la frontiera una somma inferiore a 10.000 euro, non sei tenuto ad effettuare alcuna comunicazione formale.
In ogni caso, tutte le volte in cui si va oltre la soglia stabilita, è sempre meglio effettuare il trasferimento tramite la banca, in modo che l’operazione sia tracciabile, specialmente se il denaro viene trasferito verso Paesi che non appartengono all’Unione Europea.
Il trasferimento tramite canale telematico
Un’altra modalità che si può utilizzare per sapere come trasferire denaro all’estero è costituita dal canale telematico.
Di solito per avere a disposizione questo servizio bisogna rivolgersi al proprio istituto bancario con l’opportunità di fare bonifici e trasferimenti da un conto corrente all’altro.
Nemmeno in questo caso è obbligatorio fare una comunicazione ufficiale alle autorità, perché con il trasferimento telematico l’invio di denaro è completamente tracciabile.
Tutto ciò è molto importante, perché il trasferimento viene segnalato poi anche all’Agenzia delle Entrate da parte della banca.
In questo modo si possono evitare operazioni illegali e si può evitare l’evasione fiscale.
È molto facile trasferire denaro all’estero utilizzando i canali telematici della banca di riferimento.
Infatti basta eseguire un normale bonifico bancario, con l’unica differenza che il conto di destinazione è un conto estero.
Per il trasferimento di solito viene pagata una commissione bancaria, il cui importo varia da istituto a istituto.
Di solito la commissione non viene applicata se il denaro viene trasferito verso un altro Paese dell’Unione Europea, ma in genere soltanto verso Paesi extra Unione Europea.
Il trasferimento tramite intermediario finanziario
Alcuni nostri connazionali preferiscono trasferire denaro all’estero ricorrendo alla tradizionale forma del vaglia postale internazionale.
Tuttavia, se vuoi sapere come trasferire soldi all’estero, tieni presente che esistono anche degli intermediari specializzati nelle operazioni di money transfer.
Spesso molti ricorrono ad essi perché non conoscono fino in fondo le norme che regolano queste operazioni di trasferimento e quindi preferiscono affidarsi all’esperienza di chi conosce le leggi.
La società di intermediazione finanziaria più conosciuta al mondo è la Western Union.
Gli intermediari finanziari agiscono depositando il denaro online.
Poi il destinatario può ritirarlo in qualsiasi parte del mondo.
Naturalmente anche nel caso del money transfer ci sono delle soglie da rispettare. La cifra del massimo trasferibile è di 999 euro in 7 giorni.
C’è la possibilità che il money transfer preveda una commissione costituita da un importo fisso oppure da una percentuale sulla somma trasferita.
Naturalmente devi tenere conto anche del fatto che la commissione non è sempre uguale, ma può cambiare in base all’intermediario.
Di solito la commissione da pagare è soltanto una e si paga nel momento in cui si invia il denaro.
Alcuni intermediari esigono anche il pagamento di una seconda commissione, che si deve pagare quando il denaro viene prelevato.
Per scegliere bene l’intermediatore finanziario che possa fare al caso tuo, valuta sempre tutti questi fattori e accertati che le commissioni richieste corrispondano a quelle che effettivamente sono poi trattenute in seguito al trasferimento del denaro.
Tieni presente che c’è anche un altro fattore che devi valutare.
Si tratta dello spread nel tasso di cambio. È un altro costo molto importante, perché di solito ogni operatore utilizza un tasso di cambio proprio, che può essere differente dal tasso di cambio ufficiale.
Per fare bene il conto, devi conoscere il tasso di cambio ufficiale e quello che viene applicato dall’intermediario, in modo che tu possa renderti conto delle spese a cui vai incontro, calcolando lo spread.
Puoi orientarti al meglio anche confrontando diverse piattaforme di money transfer, per poi scegliere quella che si rivela più conveniente dal punto di vista economico anche in termini di costi da sostenere.
Il monitoraggio fiscale
Di solito, quando si trasferisce denaro all’estero, viene compiuta un’operazione di attento monitoraggio fiscale, anche proprio in riferimento alle attività finanziarie estere che il soggetto compie.
Esiste pure in base alle leggi l’obbligo da parte delle persone che risiedono in Italia di dichiarare le attività estere che riguardano il carattere prettamente finanziario.
A questo scopo si deve utilizzare il quadro RW del modello Redditi PF.
In particolare questo quadro deve essere utilizzato se le attività finanziarie estere superano la soglia di 15.000 euro nell’ambito di un anno di imposta.
Proprio in seguito a questa operazione di monitoraggio fiscale, lo Stato può applicare il pagamento di un’imposta patrimoniale sulle attività finanziarie all’estero, che è indicata con la sigla IVAFE.
Questa imposta deve essere pagata per tutte le attività finanziarie con aliquota del 2 per mille.
Per esempio tieni presente che, se hai un conto corrente all’estero o un libretto di risparmio, devi pagare 34,20 euro per ogni prodotto finanziario di cui sei titolare.
Soltanto per quanto riguarda i conti correnti, questa imposta non deve essere pagata se il denaro detenuto nel conto non supera i 5.000 euro l’anno.
Devi conoscere attentamente la legge che riguarda la dichiarazione del denaro detenuto all’estero, perché, se violi la compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi, mentre dovresti compilarlo, puoi incorrere in una sanzione amministrativa, pagando un importo compreso tra il 3% e il 15%.
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